Natale in Polonia
Questa voce descrive le principali tradizioni natalizie della Polonia, oltre agli aspetti storici e socio-economici della festa.
Informazioni generali
[modifica | modifica wikitesto]Date importanti del periodo dell'Avvento in Polonia sono il 29 novembre, vigilia di Sant'Andrea, il 4 dicembre, giorno di Santa Barbara e il 6 dicembre, giorno di San Nicola.[1]
Il termine per "Natale" in polacco
[modifica | modifica wikitesto]Il termine per "Natale" in polacco è Boże Narodzenie, che significa letteralmente "nascita di Dio".[2]
La formula d'augurio è Wesołych Świąt!.[3][4]
Celebrazioni religiose
[modifica | modifica wikitesto]Tra le celebrazioni religiose caratteristiche della Polonia nel periodo dell'Avvento, vi sono le roraty, messe che hanno luogo alle sei del mattino e in cui viene accesa una candela.[1][5]
Prima della cena della Vigilia (Wigilia), i fedeli devono osservare un digiuno di 24 ore, che, secondo la tradizione, termina quando compare in cielo la prima stella.[1]
La messa di mezzanotte in Polonia si chiama "Pasterka", celebrata come prima liturgia natalizia.
Tradizioni popolari
[modifica | modifica wikitesto]Presepe (szopka)
[modifica | modifica wikitesto]Una parte preponderante nella celebrazione del Natale in Polonia è rappresentata dall'allestimento del presepe o szopka.[6]
Nel corso del XVIII secolo, a Cracovia, si diffuse tra i muratori e gli operai l'usanza di creare piccole capanne con raffigurazioni della Natività da mettere poi sotto l'albero di Natale, con lo scopo di arrotondare lo stipendio.[7]
A Cracovia, si tiene anche una gara annuale in cui vengono premiati i presepi più belli.[6]
Una particolare forma presepistica caratteristica della Polonia è il cosiddetto "presepe di marionette", le cui origini risalgono al XVIII secolo, quando veniva allestito dai sacerdoti.[6]
La prima stella
[modifica | modifica wikitesto]È usanza iniziare la cena della vigilia alla comparsa della prima stella nel cielo. Si ricollega in questo modo alla stella di Betlemme la quale, secondo la Bibbia, è stata avvistata nel cielo dai tre Re Magi. Si inizia la cena leggendo un frammento del Vangelo di San Matteo o San Luca che riguarda la nascita di Gesù.[8]
Fieno sotto la tovaglia
[modifica | modifica wikitesto]È tradizione mettere sotto la tovaglia, che solitamente è bianca, una manciata di fieno.
Questa usanza proviene fin dai tempi dei pagani, si ricollega ad un'antica festa agraria e sempre secondo le credenze pagane porta un buon augurio per il nuovo anno alla famiglia. Il fieno, inoltre, simboleggia che Gesù sia nato in povertà.[8]
Un posto in più a tavola
[modifica | modifica wikitesto]Si è soliti mettere un posto in più a tavola rispetto al numero delle persone che vi siederanno. Questo gesto simboleggia la riservatezza del posto ad una persona inaspettata oppure ricorda i familiari defunti o impossibilitati a venire.[8]
Albero di Natale
[modifica | modifica wikitesto]La tradizione dell'albero di Natale fu introdotta in Polonia nel corso del XVIII secolo.[6]
Prima che fosse introdotto l'albero di Natale, era diffusa un'usanza simile, quella della podłaźniczka, che consisteva nell'appendere la cima di un abete a una trave o alla porta del granaio.[6]
L'introduzione della tradizione tedesca dell'albero di Natale suscitò delle reazioni di tipo nazionalistico, che portò alla creazione di soggetti tradizionali polacchi in qualità di addobbi.[6]
Pająki
[modifica | modifica wikitesto]Decorazioni tipiche sono inoltre i pajaki, costituite da stelle o uova decorate.[5]
Portatori di doni
[modifica | modifica wikitesto]Tra i portatori di doni tradizionali, oltre a Babbo Natale, vi sono gli uomini della Stella o gwiazdor.[5][6]
Gastronomia
[modifica | modifica wikitesto]Un tempo, tradizione voleva che la cena della Vigilia di Natale fosse costituita da un numero di portate dispari[1] (in genere tredici[9]), mentre il numero dei posti in tavola doveva essere pari, in quanto uno di questi doveva essere lasciato vuoto per l'eventuale arrivo di un ospite estraneo alla famiglia.[1]
Il menu della Vigilia, inoltre, non deve contemplare la presenza della carne[1][4], ma dodici piatti vegetariani[4][5] (come forma di augurio per i dodici mesi dell'anno a venire[4]), che comprendono solitamente zuppa di funghi, una carpa, cavolo con piselli, gnocchetti farciti, maccheroni ai frutti di mare, ecc.[5][9][10]
Dolci
[modifica | modifica wikitesto]Opłatek
[modifica | modifica wikitesto]Un dolcetto tipico polacco è l'opłatek, una cialda con una figura sacra[5], che, secondo la tradizione, viene distribuita dal capofamiglia ai familiari e al bestiame prima della cena della Vigilia di Natale.[1][4][11] Distribuire l'opłatek tra i familiari è un gesto che simboleggia il sacrificarsi gli uni agli altri e la volontà di condividere i frutti del lavoro quotidiano. Lo scopo di dividere questo dolcetto è avvicinare le persone tra di loro.[8]
La tradizione di preparare opłatek risale al Medioevo, mentre risale al XVIII secolo quella di distribuirlo alla famiglia.[11]
Kutya
[modifica | modifica wikitesto]Altro tipico dolce natalizio ancora è la kutya, fatta con grano, nocciole, uva passa e miele.[6]
Piernik
[modifica | modifica wikitesto]Altro tipico dolce natalizio polacco è il piernik, un dolce al cacao, che viene stampato in varie forme (a forma di cuore, di animale o di San Nicola).[5]
Makowiec
[modifica | modifica wikitesto]Il makowiec è un dolce tipico natalizio, caratterizzato dall'uso di semi di papavero (mak in polacco) che simboleggiano la felicità e la prosperità.[12]
Bevande
[modifica | modifica wikitesto]Tipica bevanda natalizia polacca è un kompot a base di frutta secca (come prugne, ecc.).
Musica natalizia
[modifica | modifica wikitesto]Canti natalizi originari della Polonia
[modifica | modifica wikitesto]- Bóg się rodzi, il cui testo è stato scritto nel 1792 da Franciszek Karpiński [13]
- Lulajże, Jezuniu (XVII secolo) [14]
- W żłobie leży, canto natalizio del XVI-XVII secolo, con testo attribuito a Piotr Skarga[15]
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]-
Antico disegno della Pasterka.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g cfr. Bowler, Gerry, "Dizionario universale del Natale" ["The World Encyclopedia of Christmas"], ed. italiana a cura di C. Corvino ed E. Petoia, Newton & Compton, Roma, 2003, p. 266
- ^ Dizionario Polacco-Italiano/Italiano-Polacco Zanichelli, Bologna, 2002, p. 345.
- ^ Bowler, Gerry, op. cit., p. 79
- ^ a b c d e (EN) Polish Christmas – the handy guide for foreigners, su foreignersinpoland.com, Foreigners in Poland. URL consultato il 25 novembre 2015.
- ^ a b c d e f g (EN) Christmas in Poland, su santas.net, Santa's Net. URL consultato il 22 novembre 2015.
- ^ a b c d e f g h Bowler, Gerry, op. cit., p. 267
- ^ Natale in Polonia, su ilpaesedeibambinichesorridono.it, Il paese dei bambini che sorridono. URL consultato il 26 novembre 2015 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2015).
- ^ a b c d (PL) <img Alt= Src='https://T2h4c7g4 rocketcdn me/Wp-Content/Uploads/2018/07/Natuli-E1580498144440 png' Srcset='https://T2h4c7g4 rocketcdn me/Wp-Content/Uploads/2018/07/Natuli-E1580498144440 png 2x' Class='avatar Avatar-160 Photo' Height='160' Width='160' />, Polskie zwyczaje świąteczne, su NATULI - dzieci są ważne, 23 dicembre 2011. URL consultato il 7 gennaio 2021.
- ^ a b Le tradizioni natalizie della cucina polacca, su visitarecracovia.it, Visitare Cracovia. URL consultato il 26 novembre 2015 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2015).
- ^ (PL) Polskie Wigilie dawniej i dziś, su culture.pl. URL consultato il 25 novembre 2015./(EN) The 12 Dishes of Polish Christmas, su culture.pl. URL consultato il 25 novembre 2015.
- ^ a b Bowler, Gerry, op. cit., p. 254
- ^ Piatti tipici della Vigilia di Natale in Polonia, su naszswiat.it, 27 novembre 2018. URL consultato il 21 dicembre 2020.
- ^ Franciszek Karpiński, su bookinstitute.pl (archiviato dall'url originale il 5 ottobre 2011).
- ^ (EN) Lulajże, Jezuniu, su hymnsandcarolsofchristmas.com. URL consultato il 22 novembre 2015.
- ^ W żłobie leży, su hymntime.com.
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